Chi Sono

shila morelli operatrice olistica novara
Mi chiamo Shila Morelli e sono un'operatrice olistica ed insegnante di Yoga di Novara

Da oltre 10 anni facilito
percorsi di Ben-essere attraverso l’uso di discipline bioenergetiche, quali Riflessologia, ReiKi, Thai Yoga Massage, Tecnica dei Due Punti, Healing Coach, arte del Tocco, Yoga e strumenti di vibrazione comunicativa e direzionale, come Intento, Preghiera, Simboli, cristalli, olii essenziali e voce.

Fare questo lavoro mi dà
gioia, allineamento e senso di meraviglia: l’esperienza con l’altro è una condivisione sacra in cui la Vita e il suo potere si rivela.

Se sei qui è perché stai cercando risposta ad un bisogno e hai risuonato in qualche modo con l’intento del mio lavoro.



Ma qual’è la tua domanda?

Forse vuoi semplicemente stare meglio, mantenere un buono stato di salute, allentare lo stress o concederti uno spazio per te.

Magari vuoi dare
risoluzione a un dolore cronico, diminuire l’ansia, spazzare via il dubbio o il senso di impotenza, migliorare l’autostima, ritrovare una direzione e integrazione nella tua vita, esplorare il tuo potenziale per creare una vita di significato, trasformare una crisi o una sfida personale in un’occasione di crescita e libertà.

Qualsiasi sia la tua domanda, le
discipline bioenergetiche forniscono un valido punto di partenza e sostegno.

Curriculum

La mia storia

Sin dalla giovane età ho avuto una spiccata tendenza all’empatia e una forte curiosità per tutto ciò che riguarda il far stare bene e la Salute, il nostro bene più prezioso.

Fu poi un lutto improvviso e quindi il vivere una crisi silenziosa, uno stress post traumatico, un congelamento interno e perdita di senso del vivere che mi ha portato a bussare la porta del mondo olistico, al quale mi sono rivolta inizialmente come fruitrice, vivendone quindi in prima persona gli effetti e benefici, e poi come operatrice, scegliendo di mettermi a disposizione dell’altro come facilitatrice di benessere.




Per me fu il massaggio, la forza del tocco accogliente, la dolcezza, lo stimolo continuato della forza vitale e della sua intelligenza, che ha dato integrazione a tutte le parti di me che erano diventate mute durante la crisi.


Dopo un anno, quest’esperienza ha portato un altro dono, la scoperta di un talento e la scelta di intraprendere il lavoro di operatrice olistica.


L’esperienza diretta e personale di tutto quello che propongo rimane a oggi la chiave per offrire un servizio valido e autentico: si può trasmettere solo ciò che realmente si conosce.

Lo Sguardo

Ogni giorno siamo circondati da segnali radio, di cellulari o della tv, ma non siamo in grado di vederli. Nello stesso modo il nostro cuore, il cervello, gli organi e le emozioni emettono un segnale, contengono informazioni, sono una forma di energia: producono un vero e proprio campo che noi non siamo in grado di vedere. Abbiamo tuttavia in noi la capacità di percepirlo: di fatto è ormai appurato che tutto è energia.

Noi stessi siamo manifestazione di un fenomeno energetico.

Non solo,
tutta l’energia è interconnessa: tra le cellule, i corpi, le varie forme, e l’universo non vi è separazione, ma un unico campo che ci unisce.

Tutto è un immenso
Campo Elettromagnetico a frequenze molteplici: tale Campo è coerente, tutte le sue parti hanno coesione, sono Unità.

Portiamo in noi modelli informativi connessi con il Campo e la sua coerenza. La
malattia, in questo senso, può essere vista come un’interruzione di coerenza, una separazione, uno stato di non unità. Il cambiamento di vibrazione che risulta da questa non coerenza porta l’energia a concentrarsi, o comunque a modificare il suo flusso naturale.

Tuttavia l’informazione ha la caratteristica di ordine ed è questo che rende possibile per i campi di ordinare se stessi, potremmo dire “
riarmonizzarsi”: il nostro sistema ha in sé la capacità di ritornare a uno stato integro.

L’
operatore olistico è colui che ha sviluppato presenza percettiva, la capacità di riconoscere, ascoltare e sintonizzarsi con il flusso dell’energia vitale: le tecniche bioenergetiche forniscono lo strumento per attivare l’energia vitale e ripristinarne il flusso.

Ma c’è di più!

L’operatore olistico applica un preciso modo di osservare, una specifica attitudine che definirei sacra: questo costituisce il ponte per un corretto funzionamento di qualunque tecnica utilizzata.
Lo
sguardo è rivolto all’intero della persona, alla sua natura multidimensionale; l’intenzione è alta, non giudicante e mira a guarire, cioè a riaccordare, a portare ad uno stato di interezza, di origine: si può’ assistere alla scomparsa del malessere come progresso secondario della guarigione, ma non si tratta di curare, ossia eliminare il sintomo come focus di azione, competenza specifica e importantissima di altre figure professionali.

Ma perche’ guardare all’intero è così importante?

In Fisica Quantistica è stato rilevato che quando si osservano le particelle, per esempio attuando misurazioni, questo crea un effetto sul loro comportamento, modificandolo. Attraverso l’osservazione, le particelle assumevano una forma definita e reale. Di fatto questo dimostra che la capacità creativa della mente ha il potere di modificare fenomeni e materia.

Si comprende quindi che
porgere lo sguardo all’intero è in qualche modo “renderlo tale”, è portare a quella vibrazione di coerenza. L’osservazione imprime quindi un’informazione cellulare: ”tu sei intero, tu hai tutto quello che ti serve”.

Sguardo e tecnica offrono un’esperienza che semina un’informazione di armonia; con la ripetizione tale informazione diventa memoria nella persona, che andrà a lavorare creando gli aggiustamenti necessari. Questo avverrà sempre nel rispetto del libero arbitrio personale e del percorso di vita del singolo, per il suo bene maggiore.
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